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Building Bridges: come motivare i dipendenti con la connessione emotiva

Building Bridges come motivare i dipendenti con la connessione emotiva

Nella gestione risorse umane, sono cambiate molte cose rispetto al passato. Stiamo vivendo l’era digitale e il ricambio generazionale. Attualmente, in un ambiente di lavoro medio/grande, convivono ben tre generazioni di dipendenti. Di conseguenza, è stato inevitabile un nuovo approccio alla gestione del personale. Tra le strategie HR più in voga negli ultimi tempi, segnaliamo il cosiddetto Building Bridges. Si tratta di una strategia motivazionale basata sulla connessione emotiva che ha un obiettivo su tutti: promuovere la collaborazione più della competitività.

Ma perché la collaborazione è diventata una priorità per i leader HR

Building Bridges: quando i dipendenti lavorano meglio?

La strategia della connessione emotiva ha preso piede dopo i risultati di numerose ricerche in ambito HR. E’ stato ampiamente dimostrato, infatti, che negli ambienti di lavoro dove ci si sente a proprio agio e si instaurano amicizie tra colleghi, lo staff lavora meglio. Con ottimi vantaggi per l’azienda.

Il ruolo dei colleghi è fondamentale per qualsiasi individuo. Se possiamo contare sugli altri, saremo stimolati a comportarci in modo che gli altri possano contare su di noi. Inoltre, come sappiamo dai tempi dei tempi, il lavoro di squadra aumenta la produzione sia dal punto di vista quantitativo sia per ciò che concerne la qualità.

L’attuale periodo storico e socio-economico evidenza come le persone siano maggiormente insoddisfatte e insicure, rispetto a tempi passati. Ciò accade per diversi motivi, tra i quali il lavoro precario, gli stipendi più bassi, ma anche l’aumento dell’età pensionabile. Ovviamente, la pandemia ha aggravato questa situazione.

Al contempo, oggi più che mai, le imprese necessitano di maggiore attenzione al lavoro. Ecco perché la gestione delle risorse umane svolge un ruolo sempre più importante e difficile.

Le aziende moderne, prima di crescere, sono chiamate letteralmente a sopravvivere. Ciò è possibile solo se i dipendenti sono motivati e danno il meglio delle proprie capacità. In questo modo, è possibile raggiungere gli obiettivi aziendali in tempi più brevi e con meno risorse.

Connessione Emotiva: la migliore strategia motivazionale

Dopo tutte queste dovute premesse, cerchiamo di capire come si attua, concretamente, la strategia Building Bridges.

Per rendere più chiaro il funzionamento e l’obiettivo della connessione emotiva, riportiamo un esempio molto conosciuto in ambito business.

Qualche tempo fa, i responsabili HR di un’azienda farmaceutica americana hanno notato che all’interno degli uffici i dipendenti dei vari reparti avevano un rapporto troppo distaccato. Per provare a migliorare le cose, è stato deciso di diminuire sensibilmente il numero delle macchinette per il caffè a disposizione dello staff. Invece che una ogni 6 dipendenti, ne è stata concessa una ogni 150 lavoratori. In questo modo, lo staff si è visto obbligato a condividere le proprie pause con tutti i colleghi, anche di altri reparti. Pertanto, la confidenza tra loro è sensibilmente aumentata.

Questo è un esempio pratico di come attuare il Building Bridges. La connessione emotiva, infatti, è in grado di costruire ponti tra le persone.

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