Il Rapporto Giovani realizzato dall’Istituto Toniolo ci aiuta a capire di più sul mondo del lavoro in Italia. L’indagine mostra alcuni dati molto importanti legati alla soddisfazione dei giovani lavoratori, alla loro posizione geografica e alle loro aspettative per i prossimi anni.
Ormai è notoriamente risaputo che cercare un lavoro costituisce già un vero e proprio lavoro. Farsi largo oggi nella jungla di risposte alle offerte di lavoro, autocandidature, lettere di presentazione, oltre che un lavoro è una vera arte.
Oggi, in un momento storico di crisi e di difficoltà economico finanziaria per gran parte dei settori del mercato, pianificare il personale diventa una questione imprescindibile e fondamentale. Pianificare bene il personale significa realizzare al meglio il giusto equilibrio tra la mission dell’azienda, gli obiettivi che essa si pone e la disponibilità di dipendenti e collaboratori.
Dopo decine e decine di risposte ad annunci recuperati sul web, sui giornali, persino sulle bacheche dei supermercati di quartiere, dopo centinaia di autocandidature, cover letter accattivanti, telefonate e pedinamenti a feste e aperitivi in cerca del “contatto giusto”, è giunto finalmente il momento del colloquio.
In un momento storico in cui sapersi vendere è un’arte necessaria quanto complessa, il curriculum vitae diventa un’arma essenziale in mano a chi decide di intraprendere una nuova avventura lavorativa. Ma come emergere all’interno di migliaia di CV inviati ogni secondo alle aziende di tutto il mondo?
Non basta una lista delle cose fatte in passato. Ci vuole un po’ di personal branding.
È essenziale che un’azienda trovi il modo per imporsi sul mercato attraverso un focus strategico sugli obiettivi più importanti da perseguire. Spesso non è infatti quanto si lavora a determinare il successo o meno di un’attività imprenditoriale.
Gestire le risorse umane in autonomia può comportare dei rischi più o meno evidenti per le aziende. In uno scenario produttivo dominato dalla fluidità dei rapporti di lavoro, infatti, prendersi carico di tutte le fasi di selezione e gestione del personale non è in numerosi casi la soluzione ottimale per le esigenze di numerosi tipi di attività.
Fra i fenomeni che hanno investito il mondo del lavoro negli ultimi anni, emergono con forza due concetti che rivoluzionano parte delle strutture produttive di aziende italiane e straniere. Il primo è l’outsourcing, che i lettori di questo blog conoscono in varie sfaccettature sia dal punto di vista produttivo che organizzativo.
Le trasformazioni che investono la nostra società sono profonde e danno luogo ad analisi di lungo termine su cosa la nostra società sta diventando. Uno degli elementi di maggiore distacco e profonda evoluzione degli ultimi anni è senza dubbio tutto ciò che concerne i cambiamenti avvenuti (e ancora in corso) nel mondo del lavoro.
Cosa si nasconde dietro al misterioso termine payroll? In un mondo del lavoro dominato dagli anglicismi, il payroll altro non è che l’elaborazione delle buste paga dei dipendenti di un’azienda e tutte le attività ad esso correlate. Qualcosa di apparentemente semplice nel passato, quando non si navigava a vista in una giungla di tipologie contrattuali.
