Recenti statistiche mostrano come le aziende, nell’80% dei casi, non riescano a scegliere il candidato giusto per il ruolo di manager. Allo stesso tempo, un cattivo gestore può far perdere all’impresa soldi e reputazione.

Ne deriva un problema che va affrontato a viso aperto e con la migliore arma possibile: il talento! Assumere un manager sulla base del talento vuol dire crescita per l’impresa e ottenere un vantaggio competitivo significativo.

Pochi manager hanno il talento per raggiungere l’eccellenza

Se i grandi manager scarseggiano è perché il talento è raro. Ma quando parliamo di talento, nella gestione aziendale, non intendiamo una caratteristica in particolare. Bensì una combinazione unica di doti che aiuta una squadra di lavoro a raggiungere l’eccellenza.

In certe occasioni, può essere utile anche investire sul coaching e sui piani di sviluppo per la figura del manager se quest’ultimo mostra di possedere almeno le doti basilari per sostenere, all’interno dell’azienda, una cultura di elevata produttività.

Certamente, ogni manager può imparare come coinvolgere un team, ma senza il talento naturale è difficile mantenere alti livelli nel corso del tempo.

Quali sono le doti di un buon manager?

Affinché l’impresa raggiunga senza difficoltà i propri obiettivi, un manager dovrebbe essere in grado di:

• concentrarsi sui bisogni e sui punti di forza di ogni membro del team
• avere il coraggio di rivedere l’assetto della squadra di lavoro ed eventualmente di sostituire le figure inefficienti
• coinvolgere il personale al raggiungimento degli obiettivi
• eseguire i processi strategici in modo efficiente
• avere esperienza (acquisire esperienza da zero, giorno per giorno, significa mettere a rischio il team e i risultati).

Come premesso, l’inefficienza delle aziende nell’identificare il talento giusto, può costare all’impresa un sacco di soldi.

I processi tradizionali di selezione contribuiscono in modo significativo a tale inefficienza.

Spesso, un manager viene assunto per un precedente successo in un ruolo non dirigenziale oppure per i lunghi anni di permanenza in una determinata azienda o in un settore specifico.

Ma ciò non significa che il candidato abbia il talento giusto per prosperare nel proprio ruolo di manager.

Ciò che un’azienda dovrebbe valutare è se il candidato sia in grado di:

• motivare ogni singolo dipendente ad agire e coinvolgere il team con una missione e una visione convincenti
• superare le avversità concentrandosi sui risultati
• creare una cultura di responsabilità
• costruire relazioni che creano fiducia, dialogo e trasparenza
• prendere decisioni basate sulla produttività e non sulla politica aziendale.

Pochissime persone sono in grado di mostrare questi 5 talenti.

Ma non possiamo dimenticare che un buon manager può contribuire a far raggiungere all’impresa il 147% dei guadagni.

Talent management: come identificare i talenti ad alto potenziale?

Spesso, la figura giusta, si nasconde proprio all’interno dell’azienda. Per tale motivo, ogni impresa dovrebbe sviluppare un buon piano di talent management, basato sull’analisi predittiva del capitale umano. Ciò significa scoprire con anticipo le persone che, all’interno del business, possono diventare delle vere e proprie stelle.

Il talento crea crescita.

Le aziende hanno la possibilità di attrarre i talenti, ma anche di perderli. E’ per questo motivo che alle imprese occorre sviluppare una buona strategia globale del capitale umano.

Attrarre, reclutare, valutare e sviluppare: questa è la formula magica che trasforma la semplice gestione del personale nel talent management.

Se non riesci a trovare i talenti giusti, affidati alla nostra esperienza. Contattaci per una consulenza e ti forniremo la migliore soluzione possibile per qualsiasi esigenza del tuo business.