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Risorse e novità dal mondo dell'outsourcing

Outsourcing: dal privato agli appalti pubblici

L’applicazione dell’ Outsourcing nel settore pubblico è in crescente affermazione. Tale applicazione riguarda l’affidamento dell’esercizio di attività pubbliche, funzioni amministrative, servizi pubblici o attività strumentali, realizzazione o gestione di beni pubblici, a soggetti diversi dalla pubblica amministrazione. L’ Outsourcing costituisce uno strumento utile per reperire ed erogare prestazioni cui le amministrazioni, a causa della carenza di strutture idonee, mezzi o professionalità, non sono nelle condizioni di provvedere interamente. Anche per una questione di costi

Outsourcing: le origini

Con il termine Outsourcing si intende la scelta di affidare, anche parzialmente, ad un fornitore esterno, funzioni e attività proprie, da parte di enti pubblici o privati. Si trattabdi un’operazione contrattuale collocabile in una particolare categoria dei contratti atipici di contenuto vario ed eterogeneo. Non sempre caratterizzato da una disciplina giuridica definita.

L’esternalizzazione di attività, funzioni e servizi è emersa prevalentemente nella pratica privatistica. A partire dagli anni Ottanta dello scorso secolo si è assistito, soprattutto negli Stati Uniti, alla sua diffusione nell’ambito delle imprese private. Al fine di fronteggiare con efficacia periodi di crisi riducendo i costi ed ottimizzando le risorse disponibili.

Il fenomeno trae origine e si sviluppa, pertanto, nell’ambito della pratica commerciale nel settore privato. Restando la sua disciplina, nel nostro ordinamento, nel campo dei contratti atipici, inquadrabile come evoluzione del c.d. facility management.

Il contratto di outsourcing, nella sua applicazione privatistica, ha avuto diffusione in settori ritenuti importanti per il funzionamento dell’azienda e nei processi interni alla stessa. Non costituenti, tuttavia, il core business del settore in cui opera. Si tratta, quindi, delle attività “strategiche”, ma non di fondamentale importanza, e di quelle “non strategiche” troppo onerose per essere gestite in modo proficuo internamente all’azienda stessa.

Outsourcing nel settore pubblico

L’applicazione dell’outsourcing nel settore pubblico è anch’essa in crescente affermazione.

Incentivi all’attuazione dell’esternalizzazione sono rinvenuti già nella legge finanziaria 2002 (legge 28 dicembre 2001 n. 448). In particolare, tra gli altri, negli artt. 24, 29 e 32, che promuovono la realizzazione di economie di spesa e il miglioramento dell’efficienza gestionale.

I vantaggi dell’ Outsourcing consentono di ottimizzare l’impiego delle risorse economiche e umane, rendendo più rapida l’erogazione di servizi ed informazioni. L’ Outsourcing costituisce, in ultima analisi, una valida occasione di ammodernamento e una più efficace risposta alla domanda di servizi dei cittadini.

Una prima ripartizione classificatoria dell’outsourcing nel pubblico si ha tra esternalizzazione totale, se ha ad oggetto servizi singoli o aree specifiche di attività di supporto interno, ed esternalizzazione parziale, laddove specifiche fasi di attività complesse siano oggetto di affidamento esterno.

Si profila poi una distinzione nell’ordine dello strumento giuridico impiegato. Il contratto sinallagmatico (quale l’appalto), il contratto tipico (come il global service) o contratto associativo (società di capitali, associazioni in partecipazione, consorzi, joint venture).

Ulteriore classificazione si rinviene nella esternalizzazione fondata su un ampliamento di funzioni. Ovvero una esternalizzazione motivata da una auspicata razionalizzazione produttiva, non diversamente dalle imprese private, individuando settori adatti ad essere affidati a terzi.

Esternalizzazione: modalità applicative

Vanno menzionate infine differenti modalità applicative: l’outsourcing può realizzarsi costituendo aziende o agenzie in tutto o in parte pubbliche cui affidare specifiche attività e funzioni. Coordinate dall’amministrazione conferente oppure mediante finanziamenti a favore di una piena esternalizzazione di attività e funzioni ad un soggetto privato delegato a svolgerle. Senza, quindi, un diretto coinvolgimento operativo da parte della pubblica amministrazione.

Un’indagine condotta recentemente ha posto in evidenza che alcune funzioni pubbliche possono essere utilmente esternalizzate con i seguenti benefici:

  • snellimento delle attività dell’amministrazione
  • una più oculata allocazione delle risorse concentrandole su obiettivi strategici
  • migliore controllo su processi di gestione complessa
  • una più rapida modernizzazione delle strutture interne.

La ricerca ha messo in luce anche innegabili vantaggi per gli utenti finali. Primo tra tutti una maggiore rapidità, efficienza e modulabilità delle prestazioni che caratterizzano i servizi resi in outsourcing.

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