L’economia sostenibile è uno degli strumenti più adatti per uscire dalla crisi. Questo quanto emerge dall’ultima edizione degli Stati generali della green economy, organizzati nell’ambito di Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile che si tiene a Rimini dal 5 all’8 novembre.

Un po’ di dati

Nel nostro Paese in questi anni di forte crisi cresce, e di molto, un solo comparto: quello della green economy. È cresciuto infatti il volume d’affari ed è cresciuta soprattutto l’occupazione. A dirlo sono i dati di GreenItaly 2014, il rapporto annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola che da 5 anni racconta le eccellenze della green economy nazionale.

Secondo l’Eurobarometro (l’istituto statistico europeo), il 25% delle aziende italiane fino a 250 dipendenti offre prodotti e servizi green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Questo è un buon dato, ma ancora indietro rispetto all’estero: le imprese sostenibili sono infatti già il 33% in Germania, il 31% nel Regno Unito, il 30% in Francia e il 34% negli Usa.

Per quanto riguarda l’occupazione, sono oltre 3 milioni in Italia i lavori green, il 13,3% dell’occupazione complessiva nazionale, ed è previsto che crescano ancora nei prossimi anni, con oltre 234.00 assunzioni di figure con competenze green, circa il 61% dell’attuale domanda di lavoro.

Quali sono i settori più verdi?

Quella della green economy è una propensione che abbraccia tutti i settori della nostra economia – dall’agroalimentare all’edilizia, dalla manifattura alla chimica, dall’energia ai rifiuti – e che sale nettamente nel manifatturiero, comparto in cui quasi un’impresa su tre punta sull’economia verde. Una scelta che dà i suoi frutti: nella manifattura il 25,8% delle imprese eco-investitrici ha visto crescere il proprio fatturato nel 2013, mentre tra le non investitrici è successo solo per il 17,5% dei casi.

Le parole chiave

Perché scommettere e investire quindi sulla green economy? Queste le ragioni fondamentali che emergono:

• Innovazione
• Rilancio della competitività
• Responsabilità d’impresa
• Maggiore occupazione
• Maggiore redditività

La green economy si può quindi definire come una visione del futuro che deve partire però dal presente. Un’opportunità da non perdere.