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Come trovare l’idea per una startup

È molto in voga oggi il termine “startup”. Con esso si indica semplicemente un’idea imprenditoriale al suo stadio iniziale di realizzazione. Si dice che l’innovazione, infatti, passi soprattutto dalla creazione di nuove attività imprenditoriali (soprattutto quelle ad alto tasso di tecnologia). Numerosi enti, centri universitari e investitori puntano per il proprio rinnovamento su idee innovative che hanno un forte potenziale di crescita.

Come si fa dunque a trovare un’idea efficace per sviluppare una startup degna di questo nome? Come si fa a capire se la propria idea ha speranze di successo? Quali sono gli elementi in gioco quando si tratta di valutarne fattibilità, modello di business e orizzonti futuri? Vediamo insieme alcuni punti fondamentali.

1. Un bisogno preciso

Per realizzare un’attività imprenditoriale di successo è fondamentale porsi come obiettivo una cosa ben precisa: creare valore per gli altri. Il modo più veloce in cui è possibile ottenere lo scopo è partire non da un’idea di quello che vogliamo realizzare (o da un suo aspetto tecnico o organizzativo), bensì da un bisogno, esigenza o interesse specifico e preciso.

Un problema che possiamo risolvere, un’esigenza che possiamo soddisfare in maniera innovativa, un interesse che possiamo intercettare con un prodotto o servizio che crea valore per gli altri. È proprio da questa ricerca che sono nate alcune delle imprese più famose del pianeta: come faccio a cercare qualcosa sul web? Google. Come mando messaggi gratis agli amici? WhatsApp. Ma questo non vale solo per i “grandi”. Esempio: come faccio a trovare una canzone di cui ricordo solo qualche nota? Con l’applicazione Midomi.

Partiamo dunque da un bisogno che possiamo osservare tutti i giorni intorno a noi: cosa è difficile fare oggi? Cosa potremmo facilitare attraverso la tecnologia? Cosa potremmo velocizzare? Cosa potremmo migliorare qualitativamente?

2. Una “tribù” a cui rivolgersi

Uno degli errori più frequenti degli startupper giovani e meno giovani è quello di non pensare alla propria audience, alla propria “gente”, alle persone che beneficeranno del proprio prodotto o servizio.

Perché è così importante pensare al nostro pubblico? Semplice: dal momento che puntare ad un insieme indiscriminato di persone non è una direzione fattibile, è importante dunque identificare con chiarezza una persona tipo: qual è la sua età? Il suo status sociale? I suoi interessi? Le sue caratteristiche fisiche? Essere quanto più specifici ci aiuterà, paradossalmente, a raggiungere più persone.

3. Benefici reali

Comunicare la validità di un progetto imprenditoriale è una sfida spesso ardua, ma prima di addentrarsi nel mondo della pubblicità e del marketing, è opportuno identificare il cuore pulsante della nostra idea attraverso la definizione di benefici reali e tangibili che il nostro prodotto o servizio produce.

Quali sono le conseguenze positive di ciò che creiamo? Al di là di oggetti e azioni, quali sono i motivi per cui dovremmo essere scelti? Qual è il guadagno, il vantaggio, la ragione vera per cui veniamo presi in considerazione?

4. Costi e modello di business

Al di là delle idee da verificare, un’impresa deve funzionare, ossia essere sostenibile e produrre profitto. In una economia in costante evoluzione, i modelli di business sono molteplici: dalle app gratuite che generano ricavi attraverso partnership pubblicitarie, a servizi che puntano ad essere acquisiti dai colossi della comunicazione sul web, fino a prodotti e servizi a pagamento.

È importante tener conto del modello con il quale sarà possibile a breve, medio o lungo termine, generare ricavi utili per rendere la nostra idea finanziariamente indipendente, sostenibile e scalabile.

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