Da oltre dodici anni forniamo alle imprese personale qualificato in svariati settori. Il Consorzio Gruppo La Meridiana è formato da tante cooperative di lavoratori, che prestano i propri servizi alle aziende con le quali collaboriamo quotidianamente. Crediamo nel lavoro come gioco di squadra. Nessuno può farcela da solo: i lavoratori di fronte all’incertezza, gli imprenditori sempre più oberati da tasse e adempimenti vari. Con la stessa sinergia di un circo in cui tutti fanno la propria parte, noi ci sforziamo costantemente di dare alle imprese soluzioni concrete a problemi quotidiani. Questo è il nostro Progetto Circo.

Progetto Circo: insieme si vince!

Mi chiamo Gabriele Di Carlo, e sono il Responsabile delle Risorse Umane del Gruppo La Meridiana soc.coop. Quando mi è stato proposto l’incarico di Responsabile Marketing della Cooperativa ho accettato perché le nuove sfide sono sempre interessanti e stimolanti.

Tuttavia, dopo i primi giorni di entusiasmo, mi ritrovai alla mia scrivania a pensare:

“Responsabile Marketing… da dove inizio?”

Digitai “marketing” su Google, e da qui partì un’altra domanda:

“Come posso convincere un imprenditore a scegliere proprio noi, il Consorzio Gruppo La Meridiana, quando il mercato offre già di tutto e di più?”

Mi ripetevo la stessa domanda giorno e notte.

Pensai:

“Si sa, la pubblicità è l’anima del commercio, se faccio abbastanza rumore (giornali, riviste etc.) sicuramente qualcuno mi ascolterà!”

Ero convinto di aver trovato l’idea vincente per questa sfida. Una sera, tornando a casa, mi ritrovai imbottigliato nel traffico. Un po’ spazientito, mi dissi:

“Ok, dato che devo stare fermo metto a punto l’idea per la nuova avventura”.

Mi tornò in mente quel “sicuramente”, una parola ottimista, ma non vincente.

Nel frattempo il traffico diminuì ed intravidi una carovana di camion; avvicinandomi mi resi conto che si trattava di un circo.

La mattina seguente uscii di casa, come di consueto, per recarmi al lavoro. Passando davanti al parcheggio, dove la sera precedente si erano fermati i camion, vidi delle persone che stavano iniziando ad allestire il circo. Pensai:

“Che scelta di vita impegnativa, complimenti!”.

Per me, mettere le radici in un luogo è molto importante. Vado al lavoro, sempre cercando di trovare nuove idee di marketing.

La sera, passando davanti allo stesso parcheggio, vidi ancora il gruppo di persone lavorare sodo alla preparazione del circo. Guardando questi operai, mi venne in mente una domanda:

“Quando arrivano i domatori, gli acrobati e i clown che andranno in scena?”

Curioso, mi dissi:

“Passerò di qui tutti giorni, sicuramente li vedrò”.

I giorni trascorsero, e vidi il circo completarsi a poco a poco. Gli operai avevano fatto davvero un ottimo lavoro.

Il primo spettacolo, un sabato alle 16.00. Tornai a casa e convinsi mia figlia a venire con me: per lei sarebbe stata la prima volta al circo, per me un modo per soddisfare una curiosità.

Quel Sabato arrivò presto. Lo spettacolo tutto esaurito, pieno di persone di tutte le età e di tutti i colori: questo è uno dei miracoli del circo!

Lo spettacolo ebbe inizio

Entrò il presentatore, tra il boato del pubblico e l’eccitazione dei bambini. Entrarono i clown: truccatissimi, eppure intravidi un non so che di familiare nei loro volti. Arrivò il momento dei trapezisti: applausi a non finire mentre volteggiavano in aria. Quei visi… mi sembrava proprio di averli già visti!

Ma ecco il momento più delicato. Entrò il domatore con la gabbia dei leoni. Durante l’esecuzione del numero, il pubblico in silenzio.

Guardai bene il domatore, e improvvisamente mi resi conto del perché di quei visi così familiari.

Le persone che per giorni avevo chiamato “operai” erano tutte lì ad esibirsi.

Che stima per queste persone! Dev’essere una passione che non ha nulla a che fare con i soldi. Lo spettacolo terminò tra gli applausi, alcuni bambini piansero chiedendo il bis. Vidi mia figlia tornare a casa con l’adrenalina a mille, e raccontare tutto alla mamma. Vedere un bambino così contento non ha prezzo.

Dopo un paio di settimane, passando di fronte al tendone, vidi gli artisti/operai intenti a smontare tutto. Mi fermai e pensai:

“Devo chiedere loro cosa li spinge ogni volta a portare il camion verso una nuova destinazione, montare il tendone, esibirsi, smontare tutto e ripartire nuovamente… chi glielo fa fare?”

Scesi dalla macchina e mi rivolsi al domatore e al trapezista, dicendo:

“Complimenti per la vostra bravura e per il coraggio! E soprattutto per come fate divertire i bambini. Vi ho visti arrivare, montare il circo, fare gli spettacoli e ripartire. Chi vi dà la forza per fare tutto questo? Che tipo di marketing fate per far sì che tutti gli spettacoli siano esauriti?

Il domatore, intento a svitare dei bulloni, mi rispose:

“Abbiamo scelto questa vita perché è quello che sappiamo fare e lo vogliamo mostrare al mondo. Il marketing? Impossibile garantire il tutto esaurito, come tutti gli imprenditori corriamo dei rischi per vivere facendo quello che più ci piace. La nostra forza è che ognuno di noi è un imprenditore, e questo ci permette di superare le varie difficoltà uniti, condividendo gioie e dolori”.

Al giorno d’oggi gli imprenditori sono sempre più soli. Lo Stato non c’è, chiede e basta. Il personale spesso non comprende il momento che si attraversa.

Sarò sempre grato a queste persone, che sanno affrontare la vita con umiltà e determinazione. Questa esperienza mi fece capire come affrontare il “marketing”.  Ripensai alla domanda iniziale:

“Come posso convincere un imprenditore a scegliere proprio noi, il Consorzio Gruppo La Meridiana, quando il mercato offre già di tutto e di più?”

Gli imprenditori devono sentirsi ascoltati, rassicurati. Quello che possiamo fare è dare una risposta a qualsiasi problema ci possa essere.

Insieme si vince!

Con il Progetto Circo, abbiamo voluto ricreare esattamente l’atmosfera del circo. Tutti fanno tutto con uno scopo comune, quello di vivere facendo ciò che gli piace, e creare ricchezza per sé stessi e per gli altri.