Pari opportunità di genere nel mondo del lavoro
Molti brand internazionali affermati nei più svariati settori, negli ultimi anni hanno fatto del tema delle pari opportunità di genere, un vero e proprio asse portante della propria policy aziendale in termini di assunzioni.
Si tratta in realtà dell’esito di un processo storico molto lungo e complesso, del frutto di lunghe lotte e di lente conquiste.
Cosa dice la Costituzione
La Costituzione Italiana, a proposito di pari opportunità in ambito lavorativo, si esprime in termini molto chiari, garantendo sulla carta l’uguaglianza e la pari dignità sociale dei propri cittadini senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali.
In particolare i padri costituenti, in un’Italia che si affacciava alla modernità, si preoccuparono di porre l’accento sui diritti della donna lavoratrice.
La donna, secondo la Costituzione, è in possesso degli stessi diritti e, a parità di lavoro, delle stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione.
Dalla tutela alla parità
Un ulteriore passo in avanti in tema di pari opportunità di genere fu la legge 903/77 nata sull’onda dei movimenti femministi e con il farsi avanti con prepotenza della questione femminile.
La legge del ’77 mirava e estendere la parità tra uomo e donna in maniera globale, nell’accesso, nel trattamento e nell’estinzione del rapporto di lavoro.
Si tratta di un grosso cambiamento rispetto alle precedenti leggi che a partire dai primi anni del Novecento tendevano a “proteggere e tutelare” la donna, al punto da assimilare il lavoro femminile a quello dei minorenni, ribadendo implicitamente l’inferiorità e la disuguaglianza della lavoratrice e disincentivando l’assunzione da parte del datore di lavoro.
Nuove leggi per una società evoluzione
A questo provvedimento si aggiunsero nel corso degli anni, numerose altre leggi che regolano nello specifico il diritto alla maternità e all’allattamento, la nascita degli asili nido gestiti dalla Pubblica Amministrazione e numerosi altri temi.
Sulla carta dunque tutte le premesse per un’uguaglianza di genere sul lavoro che come dimostra la storia è stata raggiunta con fatica solo oggi e che ancora in alcuni settori produttivi fatica a imporsi.
Naturalmente nei sessant’anni della storia italiana trascorsi dalla stesura della costituzione, il mondo e l’Italia hanno subito dei profondi mutamenti.
Accanto alla questione della parità di genere sono sorte nuove questioni di estrema pregnanza.
Una fra tutte è l’allargamento del concetto di genere e il tema delle pari opportunità e dell’accesso al mondo del lavoro da parte del variegato mondo LGBT.
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