Le motivazioni del licenziamento individuale e collettivo
Uno degli elementi maggiormente critici per chi opera nel mondo imprenditoriale è la riduzione del personale. Quando la situazione economica della società o altri fattori impongono licenziamenti del personale, è importante conoscere le basi della normativa vigente per non incorrere in problemi legali. È importante infatti conoscere alcuni elementi per capire come licenziare il personale nel caso subentri questa necessità.
Le motivazioni
Uno degli aspetti più rilevanti riguardanti i licenziamenti di personale è la motivazione. Lo Stato, infatti, tutela il lavoratore dipendente con una serie di norme che fanno sì che non ci sia un abuso di potere da parte dell’impresa, e che l’allontanamento del dipendente non sia dovuto a cause discriminatorie. Vediamo insieme quali sono le motivazioni valide:
1. Giusta causa
Cosa si intende per “licenziamento per giusta causa”? Il codice civile definisce questa istanza di rottura del vincolo di fiducia datore di lavoro – dipendente come tipica di una causa che non permette che il rapporto lavorativo continui (nemmeno provvisoriamente, dunque nessun preavviso è necessario). Non si tratta sono del mancato adempimento di obblighi contrattuali, ma di elementi esterni che fanno cadere il rapporto fiduciario alla base di qualsiasi vincolo lavorativo. Alcuni esempi:
- reati penali
- ripetuto rifiuto di prestazioni lavorative
- rifiuto di riprendere l’attività lavorativa dopo la malattia
Il principio del licenziamento per giusta causa è radicato dunque nell’idea che non ci sono altri tipi di sanzioni che tutelerebbero allo stesso modo il datore di lavoro, e che il problema non risiede tanto nella prestazione lavorativa in sè quanto nel lavoratore, che non può essere dunque ricollocato nella stessa realtà produttiva.
2. Giustificato motivo soggettivo
In questo caso il licenziamento avviene sulla base di un inadempimento contrattuale meno grave rispetto al caso precedente, tale che il datore di lavoro debba comunicare un preavviso (o corrispondere un tot di mensilità se vuole estromettere immediatamente il lavoratore). Sebbene talvolta non sia chiara la differenza fra questo e la “giusta causa” (il giudizio spetta al giudice del lavoro qualora venga invocato), il giustificato motivo soggettivo è spesso legato a:
- problemi all’interno del luogo di lavoro
- inadempienze sul lavoro
3. Giustificato motivo oggettivo
Nel caso in cui si abbia a che fare con il licenziamento collettivo, sussistono dei motivi per cui è possibile licenziare, ossia la soppressione di una determinata funzione lavorativa, la chiusura dell’attività etc. Altri casi più individuali riguardano il superamento del periodo massimo di malattia spettante a ciascun dipendente.
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