Nell’ordinamento giuridico italiano, i contratti di outsourcing non sono stati ancora regolamentati con una disciplina specifica ma vengono generalmente inquadrati nell’ambito dei contratti atipici. Il motivo sta nel fatto che questa tipologia contrattuale è ancora troppo giovane per poter avere una sua disciplina e serve ancora del tempo prima che venga metabolizzata dal sistema lavorativo italiano.

Il Gruppo La Meridiana, che da ormai diverso tempo si occupa di gestire l’esternalizzazione del personale delle aziende clienti, occupandosi di tutti gli aspetti legali e burocratici, nonché pratici, dell’operazione. Dalla selezione alla gestione dello staff, passando per per la fase contrattuale e fiscale, il gruppo si prende carico di tutti gli oneri, sollevando il committente da qualsiasi obbligo.

Secondo la legge, il contratto di outsourcing esiste ma, in virtù del fatto che non può essere collocato all’interno della regolamentazione tipica, viene considerato come uno strumento contrattuale misto, che incarna cioè gli aspetti essenziali di diverse altre tipologie contrattuali. Tuttavia, in questo modo, la disciplina giuridica appare problematica quando si scontra con la fattispecie pratica, che altro non è che la versione moderna del facility management.

In base all’attuale connotazione giuridica, i contratti italiani di outsourcing hanno diversi punti di contatto con gli americani sourcing contract. La peculiarità di questi contratti sta nella classificazione degli stessi in base alla natura dell’obbligazione, all’oggetto della prestazione e alle modalità operative aziendali. Tuttavia, mentre nei Paesi anglosassoni si è già riusciti ad arrivare a una connotazione specifica, in Italia sono ancora aperte le discussioni per il suo inquadramento.

Attualmente, per la redazione dei contratti di outsourcing si applica la tecnica dell’assorbimento, ossia si sceglie una forma contrattuale che ha per oggetto la funzione prevalente.

Nello specifico, i più diffusi sono quelli che si basano sulla somministrazione dei servizi, la locazione di cose e la somministrazione e l’appalto.

Proprio quest’ultimo è quello che sembra essere preferito da chi si trova a dover stipulare contratti per prestazione d’opera in outsourcing. Nello specifico, nell’ordinamento giuridico italiano esiste una forma contrattuale definita “appalto di servizio con prestazioni continuative” perché a differenza del contratto d’opera, prevede la disciplina dell’organizzazione dei mezzi, che invece è disciplinata e garantita dall’appalto.

Entrando in un aspetto più tecnico e meno giuridico dell’outsourcing, infatti, la condizione primaria affinché la somministrazione di lavoro possa essere inquadrata in questi termini è insita nel fatto che il fornitore si assume in toto la responsabilità, la gestione e l’organizzazione dei propri mezzi: in assenza di questo la prestazione non può essere connotata nella sfera dell’outsourcing. Quindi, seppure il prestatore d’opera avesse a disposizione il personale adeguato allo svolgimento dell’opera appaltata ma non avesse i propri mezzi e non potesse, soprattutto, provvedere alla loro gestione, si configurerebbe una fattispecie illegale.

Ci sono poi collegamenti con il contratto di compravendita, nel quale è prevista la cessione di un bene dietro un corrispettivo, ma nell’outsourcing sono da considerarsi anche le competenze professionali, così come esistono punti di contatto con il contratto di somministrazione, perché il tutto avviene in maniera continuativa.

Le basi per la formazione contrattuale specifica dell’outsourcing sono state inserite nella Legge Biagi, in cui è prevista la possibilità di esternalizzazione di interi rami aziendali a patto che questi siano perfettamente autonomi al momento del trasferimento e che, cioè, abbiano una propria connotazione funzionale all’interno dell’azienda.

Il Gruppo La Meridiana ha maturato una lunga esperienza in questo settore ed è perfettamente in grado di far fronte a tutte le necessità del committente che desidera esternalizzare uno o più settori della sua azienda. Con professionalità e attenzione vengono gestiti con cura tutti gli aspetti del passaggio e la successiva fase pratica di lavoro, ottimizzando le risorse e garantendo al cliente una nuova fase per la sua compagnia, molto più proficua.