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Strategie HR: come gestire i Millennials?

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Baby Boomers, Generazione X e Millennials provengono tutti dallo stesso pianeta. Eppure, sembrano vivere in mondi diversi. La vecchia generazione di lavoratori sta ormai lasciando il posto ai nuovi talenti. In particolare, la maggior parte dei posti di lavoro sono oggi occupati dai cosiddetti Millennials, ovvero i nati tra i primi anni 80 e il 1999. Ne deriva che, per migliorare la crescita di qualsiasi business, è fondamentale includere, nelle strategie HR, diverse opzioni su come gestire i Millennials. Spesso i vecchi metodi non vanno bene per le nuove generazioni. La mentalità è diversa e anche il mondo del lavoro lo è. Se vuoi che la tua impresa risulti innovativa e al pari con i tempi, segui questi consigli.

Strategie HR: tra luoghi comuni e realtà

I Millennials rappresentano già la maggior parte della forza lavoro e presto diventeranno i nuovi leader. Il primo compito del manager moderno è quello di conoscere la propria generazione di dipendenti. E di individuare i migliori talenti.

Se non si conosce la forza lavoro, nessun business man può puntare alla crescita. E dunque, cosa spinge i Millennials a lavorare? Quali sono i loro valori e i loro obiettivi? Quali competenze?

Un primo dato di fatto è questo: non tutto ciò che si dice sui Millennials è vero.

Si dice che i Millennials siano pigri, viziati, impazienti, privi di lealtà e di una forte etica del lavoro. Questi sono solo stereotipi, peraltro sbagliati e pericolosi. La mentalità di una generazione è sempre legata al contesto politico, economico e sociale del momento. Parlando più specificatamente della cultura occidentale.

Piuttosto che etichettare un’intera generazione e metterla all’angolo,sarre più opportuno valutare come evitare che certi luoghi comuni diventino realtà. A partire dal mondo del lavoro.

I Millennials sono differenti

Tra luoghi comuni realtà, ad ogni modo, i Millennials lavorano diversamente. Non hanno bisogno di stare perennemente dietro una scrivania per essere produttivi. Né vogliono sentirsi prigionieri delle proprie giornate lavorative.

Per i Millennials, lavorare sodo non significa necessariamente lavorare a lungo.

Per questo motivo, negli ultimi anni, si è diffuso, dove possibile, l’Home Working. I Millennials si sanno gestire e forse un modo per ottenere il massimo da loro è lasciarli fare, finché la produzione risulterà in linea con gli obiettivi.

Per attrarre, motivare e fidelizzare Millennials, la qualità della vita deve essere al centro del rapporto di lavoro. Ciò potrebbe significare includere nelle strategie HR il concedere orari flessibili oppure organizzare escursioni o altre attività relax. Sicuramente, il luogo di lavoro deve essere sano.

Il desiderio di un equilibrio tra lavoro e vita privata è un tratto distintivo dei Millennials.

I Millennials, infine, sono anche la generazione dei Creativi. Hanno le idee giuste, grazie alle quali ogni business può trarne profitto. Di fatto, sono in grado di ottenere di più, lavorando di meno. E’ la generazione che ha vissuto in prima fila l’avvento della tecnologia nella società.

In conclusione, una corretta gestione del personale, nelle condizioni attuali del mondo del lavoro, è una delle prime strategie aziendali che occorre mettere in atto. Se pensi di non farcela, affidati ai nostri servizi di Outsourcing. Ne verrai fuori più forte di prima.

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