Selezione del personale vs. Outsourcing del personale

Studi compiuti dalle più prestigiose università e dai più rinomati centri di ricerca, in Italia e nel mondo, supportano sempre più il fondamentale valore del capitale umano. Anche il semplice buon senso ci può condurre facilmente alla medesima conclusione. Pur trovandoci in un mondo e in un mercato in cui tutto sembra avviarsi all’automatizzazione e alla depersonalizzazione, il nucleo fondamentale di ogni attività, di ogni azienda, di ogni business è il personale. Mettere il proprio lavoro nelle mani delle persone giuste significa aprire la porta del proprio successo professionale.
Oggi, di fronte alle sempre più pressanti spinte competitive del mercato, di fronte al ritmo frenetico di un cambiamento tecnologico costante, le aziende, così come anche la pubblica amministrazione, costrette a puntare soprattutto sul capitale umano, si chiedono quale sia il giusto modo di reclutare le proprie risorse. Il dubbio principale si annida tra il richiamo della selezione del personale in-house e l’outsourcing del personale, cioè l’esternalizzazione di servizi a imprese altre, specializzate nel settore richiesto.
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In gergo aziendale, il termine in-house si riferisce alla tendenza di molte imprese a mantenere le proprie attività al proprio interno. La selezione del personale “in casa” costituisce spesso la via più comoda e spontanea per diverse ragioni, molte delle quali legate alla sfera psicologica più che a quella pragmatica.
La prima ragione per cui si sceglie la selezione del personale diretta – può sembrare banale, ma non lo è – la fiducia in noi stessi. Ci si affida al proprio giudizio e alla propria esperienza professionale – o quella del nostro responsabile del personale – per giudicare, attraverso colloqui, prove concorsuali, lunghi iter selettivi, chi riteniamo degno di entrare nella nostra azienda e di svolgere al meglio il nostro lavoro.
La seconda ragione è legata al monitoraggio: una selezione del personale diretta, rispetto all’outsourcing, offre la possibilità di esercitare un maggior controllo, sia nella prima fase, sia successivamente a selezione avvenuta, sull’operato svolto.
La terza ragione è legata alla comunicazione e al clima aziendale: è più facile mantenere dinamiche di equilibrio interne se si appartiene tutti alla stessa azienza, se si condivide la stessa mission e la stessa vision, se la comunicazione avviene in maniera diretta e alla pari.
Selezione del personale vs Outsourcing del personale: 0-1
Esternalizzare parte dei propri servizi ad un’azienda esterna, cioè affidarsi all’outsourcing è oggi una delle scelte adottate più di frequente non solo nel settore privato, ma anche nel più affaticato settore pubblico.
Il primo vantaggio dell’outsourcing è dettato, già in fase iniziale, dai tempi della selezione. Le lunghe trafile di selezione che portano all’assunzione dei propri dipendenti scompaiono per mezzo della scelta di un’azienda che ha già con sè le risorse più adatte a svolgere il servizio richiesto. Il medesimo discorso si applica ai tempi legati all’amministrazione ordinaria e straordinaria dei lavoratori.
Il secondo vantaggio è il grado di specializzazione che il personale in outsourcing può raggiungere. Attraverso la pratica ell’outsourcing ci si affida ad esperti del settore e non si devono impiegare risorse economiche e tempo per formare qualcuno in seno all’azienda.
Il terzo e non certo ultimo pro dell’outsourcing del personale è la riduzione dei costi. L’abbassamento dei costi di personale interno si riversa positivamente sul proprio core business che può così essere implementato al meglio.
Combinare selezione del personale e outsourcing
Nelle mani di ogni singola azienda sta l’arduo compito di scegliere tra le due opzioni, tenendo conto delle peculiarità del proprio business, della propria storia professionale e del proprio contesto. La soluzione ideale, a conti fatti, è modellare e gestire l’outsourcing del personale, la scelta concretamente più vantaggiosa nella maggior parte dei casi, con i pro della selezione interna.
Con la buona volontà dei vertici dell’azienda e dei suoi dipendendenti è possibile gestire al meglio la comunicazione aziendale e l’equilibrio del personale. Ugualmente mediante l’adozione di opportuni strumenti di misurazione delle performances si può facilmente arginare il rischio di un controllo e di un monitoraggio non sufficientemente efficienti.
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