Dopo decine e decine di risposte ad annunci recuperati sul web, sui giornali, persino sulle bacheche dei supermercati di quartiere, dopo centinaia di autocandidature, cover letter accattivanti, telefonate e pedinamenti a feste e aperitivi in cerca del “contatto giusto”, è giunto finalmente il momento del colloquio. Si giocherà tutto in pochi minuti, preziose catene di secondi dalle quali dipenderanno il vostro futuro, la vostra soddisfazione personale e lo stato di salute del vostro portafoglio. Vogliamo darvi cinque utili consigli per scendere sul ring preparati e vincenti.

1. Puntuale ed elegante (ma non troppo)

Iniziare con il piede giusto può essere determinante in sede di colloquio: fate di tutto per non arrivare in ritardo, cercate piuttosto di arrivare in anticipo, soprattutto se si tratta di una città o di un quartiere che non conoscete bene. Individuate la location del colloquio ma non fatevi vedere quarantadue minuti prima dell’appuntamento, rischierete altrimenti di sembrare ansiosi ed eccessivamente zelanti. Presentatevi con nome e cognome – mai solo per nome – ma senza il titolo perchè, soprattutto se avete 23 anni e mezzo, ” Piacere, sono l’ingegner Bianchi” suonerà ridicolo e fuori luogo. Siate eleganti e con i capelli in ordine, ma evitate i gemelli ai polsi e lo smoking, si tratta pur sempre di un colloquio non di una cerimonia.

2. Lavorare per voi? il mio sogno

Comportatevi e rispondete alle domande come se coprire la posizione per la quale concorrete sia il vostro più grande sogno. Senza cadere nel ridicolo, ovviamente. Nessuno crederà che il vostro desiderio più grande sia fare fotocopie per nove ore al giorno o caricare mattoni sotto il sole senza tregua. In questi casi puntate sull’interesse per l’azienda, sulla gratificazione che otterreste dall’essere parte di questo organismo complesso e interessante. Mostrate di essere flessibili riguardo ai compiti e alle posizioni da ricoprire ma non qualunquisti e generici.

3.  Conosco quest’azienda da quando avevo undici anni

Informatevi bene sull’azienda, sulla sua storia, sulla sua mission e sui suoi obiettivi: oggi il web vi può aiutare. Spulciate per bene il sito ed eventuali articoli che riguardano l’azienda per la quale fate il colloquio. Non esagerate: non mostrate conoscenze da settimana enigmistica, non citate a memoria l’albo d’oro degli amministratori delegati dal 1964 a oggi. E soprattutto non lanciatevi in giudizi politici o morali: se la vostra morale non vi permette di interagire con una multinazionale che si pensa sfrutti i bambini in India, non presentatevi proprio al colloquio.

4. Empatia, parola magica

Cercate, soprattutto se il contesto lo permette, di entrare il più possibile in empatia con gli esaminatori. A partire dalla stretta di mano che non dovrà essere nè un intervento di amputazione dell’arto destro di chi vi esaminerà, nè una degustazione di formaggi molli valdaostani. Seppur banali, commenti sul tempo possono rendere complici due persone fino a quel momento totalmente estranee. Anche utilizzare lo stesso linguaggio può essere un ottimo strumento di avvicinamento: se il nostro interlocutore è estremamente informale meglio evitare di infarcire il vostro discorso di citazioni e latinismi.

5. Non parlate male delle vostre esperienze precedenti

Non parlate mai negativamente dei vostri precedenti datori di lavoro o delle aziende per cui avete lavorato o state ancora lavorando. Siate sempre positivi e non date l’impressione di scappare da una situazione negativa ma di voler tendere invece al miglioramento. Se siete disoccupati o alle prime armi, orrore, non lasciatevi mai e poi mai andare a patetiche filippiche contro il governo, la situazione sociale, la crisi, la mancanza di lavoro: anche se le vostre parole rispecchiano la realtà risulterete negativi e pessimisti. E voi vorreste un depresso cronico all’interno del vostro organico?