Il processo di terziarizzazione del mondo produttivo è figlio di una forte trasformazione dei rapporti di lavoro. Un tempo, vi era una forte asimmetria tra datore di lavoro e lavoratore. Il privilegio del primo corrispondeva a uno sfruttamento del secondo. Al giorno d’oggi ci troviamo di fronte a una situazione completamente differente, in cui i due ruoli hanno maggiori somiglianze di quanto possa sembrare a una prima analisi.

Si configura una situazione in cui tutti gli attori in campo sono fornitori di servizi specifici nei confronti dei loro clienti diretti. L’imprenditore avvia un’attività che produce un determinato valore. I lavoratori sono l’ingrediente fondamentale per far sì che gli ingranaggi funzionino. Cosa cambia in questo scenario nuovo?

L’imprenditore non è più un capo padrone dell’azienda, ne é piuttosto l’iniziatore e il coordinatore. Subentra la necessità di mediare fra le istanze della dirigenza e quelle dei lavoratori e della ingente mole di burocrazia che sta attorno alla loro selezione, assunzione, gestione e amministrazione quotidiana. L’esternalizzazione risponde a questa domanda di cambiamento e fornisce una serie di benefici.

Risparmio di tempo

L’azienda che decide di esternalizzare parte dei propri servizi guadagna molto tempo con l’outsourcing del personale. Tutte le pratiche amministrative sono svolte da un team dedicato che presta il suo servizio a più di una realtà, snellendo la macchina burocratica e facilitando le assunzioni.

Maggiore concentrazione

L’azienda non dovrà più destinare parte delle proprie risorse interne alla selezione e amministrazione del personale, e potrà fare del proprio core business l’attività principale. Concentrarsi sui propri servizi e prodotti come cardini della propria azienda le garantirà un migliore sviluppo nel tempo.

Potenzialità di sviluppo

Cosa succede se l’azienda riceve improvvisamente una domanda che non riesce a soddisfare? Grazie ad aziende come la Cooperativa Meridiana è possibile modificare rapidamente la mole della forza lavoro destinata a specifici incarichi, in maniera da non essere da una parte limitati nelle proprie potenzialità di sviluppo, e dall’altra frenati dall’impossibilità di ridurre le risorse umane destinate a un progetto.